Frasario

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78 [settantotto]

Aggettivi 1

Aggettivi 1

78 [septiņdesmit astoņi]

Īpašības vārdi 1

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una donna anziana ve-- s------e veca sieviete 0
una donna grassa re--- s------e resna sieviete 0
una donna curiosa zi------- s------e ziņkārīga sieviete 0
una macchina nuova ja--- m----a jauna mašīna 0
una macchina veloce āt-- m----a ātra mašīna 0
una macchina comoda ēr-- m----a ērta mašīna 0
un vestito azzurro zi-- k----a zila kleita 0
un vestito rosso sa----- k----a sarkana kleita 0
un vestito verde za-- k----a zaļa kleita 0
una borsa nera me--- s--a melna soma 0
una borsa marrone br--- s--a brūna soma 0
una borsa bianca ba--- s--a balta soma 0
gente carina / persone carine ja--- ļ----s jauki ļaudis 0
gente gentile / persone gentili pi-------- ļ----s pieklājīgi ļaudis 0
gente interessante / persone interessanti in--------- ļ----s interesanti ļaudis 0
bambini cari mī-- b---i mīļi bērni 0
bambini impertinenti ne------- b---i nekaunīgi bērni 0
bambini bravi rā--- b---i rātni bērni 0

I computer riescono a ricostruire le parole che ascoltiamo

Riuscire a leggere il pensiero è un antico sogno dell’uomo. A tutti piacerebbe sapere ciò che gli altri pensano. Questo sogno non si è mai realizzato. Anche con l’ausilio delle più moderne tecniche, non saremmo in grado di leggere il pensiero. Ciò che gli altri pensano rimane un mistero. Però, possiamo sapere ciò che gli altri sentono! Alcuni ricercatori sono riusciti a ricostruire delle parole che avevano ascoltato, analizzando le onde cerebrali di un campione di individui. Quando ascoltiamo dei suoni, il cervello si attiva e comincia ad elaborare la lingua che riceve. Così, è stato elaborato un modello di misurazione dell’attività mentale, registrata con gli elettrodi. Anche questa registrazione si può ancora elaborare! Con un computer è possibile trasformarla in un modello del suono ed identificare le parole ascoltate. Questo principio è valido per tutte le parole. Ogni parola che ascoltiamo, emette un determinato segnale. Questo segnale è sempre collegato al suono della parola. Bisogna “solo” tradurlo in un segnale acustico. Una volta ricostruito il modello del suono, si conosce la parola. Nell’esperimento, il campione di individui ha ascoltato sia parole reali che inventate. Nonostante alcuni vocaboli non esistessero, è stato possibile ricostruirli. Il computer ha saputo riconoscerli e pronunciarli. E’ anche possibile proiettarli su un monitor. Adesso, l’auspicio dei ricercatori è riuscire a comprendere meglio il segnale linguistico. Il sogno di leggere il pensiero va avanti …