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Le lingue dell’Unione Europea

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Le lingue dell’Unione Europea

Più di 25 stati fanno parte dell’Unione Europea. In futuro se ne aggiungeranno altri. L’ingresso di un nuovo paese si accompagna anche a quello di una nuova lingua ufficiale. Al momento si contano più di 20 lingue e tutte godono dello stesso status. La diversità linguistica è un fenomeno affascinante, ma può anche arrecare dei problemi. I più scettici ritengono che tutte queste lingue ostacolino una collaborazione efficiente all’interno dell’Unione Europea. Altri ritengono che dovrebbe esserci una sola lingua veicolare. Non sarebbe certo semplice scegliere una lingua ufficiale. In più, gli altri paesi si sentirebbero svantaggiati, oltre al fatto che non esiste una lingua neutrale in Europa. Anche adottare lingue ufficiali come l’esperanto non funzionerebbe. Poiché in ogni lingua si riflette la cultura di un dato paese, nessuno di essi vuole rinunciare alla propria lingua e ad un pezzo della propria identità. La politica linguistica è un elemento importante nell’agenda dell’Unione Europea, dove esiste anche un commissario per il multilinguismo. L’Unione Europea ha i suoi traduttori e interpreti in tutto il mondo. Circa 3500 persone lavorano per rendere possibile la comunicazione. Nonostante ciò, non si può tradurre ogni atto e ogni documento. Ciò richiederebbe troppo tempo e troppi soldi. Per questo motivo, molti degli atti vengono tradotti soltanto in alcune lingue. Il multilinguismo è una delle grandi sfide dell’Unione Europea: unire l’Europa, senza rinunciare all’identità di ciascun popolo.