Frasario
Le lingue contro l’Alzheimer
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VI
avendo sempre a disposizione almeno
due
concetti per riferirsi ad
una
cosa.
Ognuno di questi concetti rappresenta un’opzione possibile.
Inoltre, i poliglotti sono inclini a prendere decisioni definitive.
Il loro cervello è allenato a scegliere fra più soluzioni;
questo allenamento non migliora soltanto il centro della parola,
poiché sarebbero molte le aree del cervello a trarre vantaggio dal poliglottismo.
La conoscenza delle lingue aiuta ad esercitare anche un migliore controllo cognitivo.
E, sebbene non possa essere un rimedio integrale contro l’Alzheimer,
nei poliglotti la malattia presenterebbe un decorso più lento.
Il loro cervello sembrerebbe reagire meglio alle conseguenze della patologia ed i sintomi della demenza
si presenterebbero in modo più flebile in coloro che studiano le lingue.
La perdita di memoria e lo stato confusionale sarebbero meno frequenti.
In poche parole, imparare le lingue apporta dei benefici tanto ai giovani quanto ai non più giovani.
E poi, dopo aver imparato una lingua, impararne un’altra diventa subito più semplice.
Piuttosto che ricorrere ai farmaci, utilizziamo il vocabolario!